5.24.2012

Dichiarazione Finale Conferenza di Nanterre del 12 e 13 maggio 2012

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In un contesto di crisi del capitalismo, la salute dei popoli si è considerevolmente deteriorata a livello europeo a causa della crisi economica, ecologica e sociale che aggrava le disuguaglianze.

L’anno trascorso ha visto un’accelerazione della crisi in Europa. Una seconda crisi bancaria si innesca; le politiche di austerità attuate in maniera congiunta in tutti i paesi, e dall’Unione Europea, stanno portando ad una recessione generale e anche, in Grecia e in altri Paesi, a una vera e propria depressione.

Con colpi successivi, i dirigenti europei vogliono aumentare l’austerità e renderla irrevocabile attraverso la ratifica del patto di bilancio et del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES).
Il debito pubblico, la disoccupazione, la povertà e le disuguaglianze aumentano con un’allarmarte velocità.


L’austerità, presentata come inevitabile, e il debito come fatalità, sono diventati dappertutto il pretesto a duri attacchi contro i sistemi sanitari pubblici e di protezione sociale e contro i diritti sociali. La Grecia, caso emblematico di tutta l’Europa, sta vivendo una crisi umanitaria e sanitaria senza precedenti. I paesi più colpiti sono oggi quelli del sud Europa e dell’Europa orientale.

I piani di austerità sulla salute e sulla protezione sociale sono attuati sotto la pressione delle multinazionali dell’industria sanitara e dei sistemi di assicurazione privati.

Queste multinazionali hanno un ruolo di primo piano nella distruzione dei diritti sociali, dei contratti collettivi e dei diritti sindacali (negoziazione collettiva, libertà di azione sindacale,condizioni di lavoro…), nella diminuzione dei salari e della parte salariale nel PIL (che il sistema di sorveglianza economica, con il controllo dei « costi salariali individuali » aggraverà) e nella diffusione del lavoro precario (ritorno al lavoro giornaliero, boom del lavoro interinale, falsi lavoratori autonomi detti « autoimprenditori »…)

Queste politiche di austerità costituiscono una violazione del diritto umano alla salute e distruggono i servizi pubblici sociali della sanità. Esse coinvolgono tutti gli utenti e colpiscono in particolare certe categorie di cittadini

1. Le donne, presenti in grande maggioranza nei servizi pubblici che occupano i posti più precari, le prime ad essere licenziate alla chiusura degli ospedali, degli asili nido, dei centri per la salute delle donne e dei diritti riproduttivi, delle strutture di assistenza agli handicappati, assumono la parte essenziale del “lavoro di riproduzione sociale” che le politiche di austerità ritrasferiscono fortemente verso la sfera domestica.

2. I malati, sempre più tassati, gli handicappati, primi sacrificati nella crisi, esclusi non solo dal lavoro, ma spesso anche dalle strutture che dovrebbero accoglierli.

3. I migranti, clandestini, spesso esclusi dai sistemi di sanità e di protezione sociale.
Al di là della necessaria risposta nazionale, in ogni paese, queste misure hanno bisogno di un’azione concreta da parte degli operatori della sanità, dei malati, di tutti i cittadini. Cio’ implica di mettere in comune le esperienze delle lotte nazionali a difesa della salute pubblica e della sicurezza sociale, l’organizzazione di una concreta solidarietà durante le lotte, la riflessione sulla costruzione di iniziative internazionali per la difesa di una sanità pubblica universale, egualitaria e solidale.

Al termine della conferenza di Nanterre (Francia) che si è svolta il 12 e 13 maggio 2012, i partecipanti, esponenti dei sindacati e delle associazioni di lotta e dei partiti per la difesa di un sistema sanitario e di protezione sociale di qualità in tutta l’Europa, si pronunciano per:

La costituzione di uno spazio europeo di scambio, di mobilitazione e di azione contro la privatizzazione dei sistemi di sanità e di protezione sociale, aperto a tutti coloro che vogliono agire contro l’austerità sulla salute dei popoli, la riduzione dei diritti sociali e della protezione sociale.

La creazione di un programma europeo alternativo agli obiettivi liberisti che intenda difendere la sanità pubblica e la protezione sociale come beni comuni universali che non possono più essere al servizio degli interessi privati degli azionisti delle aziende di sanità o di protezione sociale. Un programma di questo tipo implica la scelta della via di un uguale accesso alla salute, della gratuità delle cure, della democrazia sanitaria, di un finanziamente pubblico e collettivo che occorre promuovere.

Delle verifiche cittadine del debito, in particolare del debito di ospedali, organismi sociali e di protezione sociale con un particolare accento sull’impatto del debito sulle donne.

L’istituzione di conferenze stampa coordinate attorno a questa dichiarazione il 5 giugno 2012 e un appello alla solidarietà con il popolo greco.

L’organizzazione in ogni Stato di una settimana di azione europea per il diritto alla salute dei popoli e contro lo smantellamento dei servizi pubblici sanitari e la mercantilizzazione della sanità dal 1° al 7 ottobre 2012

La presenza di ogni paese al “Villaggio bianco Europeo” (tendopoli del personale sanitario) a Varsavia durante la settimana d’azione.

La coordinazione di una campagna comune di comunicazione con manifesti comuni e petizione comune.

Consapevoli che l’azione in favore di un sistema sanitario pubblico e di protezione sociale universale non puo’ essere la prerogativa dei soli operatori sanitari, delle associazioni di difesa della sanità pubblica ma che essa debba coinvolgere tutta la società, i membri della conferenza:

Vogliono inscrivere la specificità di questa lotta in tutte le iniziative in vista della rifondazione di un nuovo spazio pubblico europeo e far vivere al suo interno una campagna permanente in difesa del diritto fondamentale a dei servizi di sanità pubblici e universali.

Aderiscono alla campagna europea contro la ratifica del patto di stabilità europeo e il ritiro del MES.

Nanterre 13 maggio 2012

Coordination des comités de défense des hôpitaux de proximité France  - SUD France -  Pologne OZZPIP - People Health’s Movement Grèce -  OENTE   Grèce USB  Italie - MATS Espagne – PCF France – Solidaires France - PPP Pologne – CNE Belgique - RSB  Allemagne - ΑΡΣΙ Grèce – LSNPUM Paris – CADTM – ΣΕΜΙΣΕΑ Grèce – CAS Espagne  - MMF  France - Lup-Loz Slovaquie – FASE France – USP France - Plate Forme Mouvements Sociaux Belgique - Femmes contre la dette Grèce - CADAC France - People before profit Irlande - Les Alternatifs France - Août 80 Pologne.

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